lunedì 25 aprile 2016

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è possibile scaricare gratuitamente sul sito fanzine italiane il mio romanzo Tra i girasoli anarchici, nuova e-pubblicazione dalla Fanzinoteca d'Italia Edizioni nel progetto E-Book con la Prefazione di Marco Benazzi

Ovviamente tutti i personaggi citati in queste pagine sono inventati di sana pianta, colpa di mio padre che oltre a farmi sentire molto amato, mi ha trasmesso un’immagi

nazione spervicata.
Anche le situazioni che appartengono al filone narrativo sono esistite solo nella mia mente. Ammetto però che, scrivendo, avevo ben presente le facce di coloro che, nel bene e nel male, mi avevano ispirato. 
Le persone che nella vita mi hanno dato tanto vengono citate con affetto, quelle che mi hanno raggirato, beh, rileggendo devo dire che sono stato fin troppo generoso nei loro confronti.
I battiti del cuore cui mi riferisco nella dedica sono rappresentati da tutte le persone che mi hanno amato, anche a mia insaputa e da tutte quelle che invece ho amato io, anche a loro insaputa. 
Camposud, la dove si alza il vento, il pozzo dello zio tornato, il bosco delle anime, la casa del colore, la testa di drago e il campo di mais del vecchio Galoz sono luoghi esistiti veramente. Ora non ci sono più così come tre dei miei amici più cari con i quali scorribandavo per quei campi. Credo che questo romanzo sia il modo più affettuoso e amorevole per ricordarli.
A quei meravigliosi girasoli anarchici di Cocco, Gino e Majo. Ciao...".

Dii cosa parla Tra i girasoli anarchici?


Tommaso torna in Italia dopo aver trascorso gran parte della sua esistenza in Sud America dove è stato impegnato come medico volontario in centri di assistenza per indigenti. 

Il ritorno nel suo paese non è un semplice viaggio di piacere dato che ha da poco scoperto di essere gravemente malato.
Non nutre particolari illusioni sul proprio destino, ma in qualche modo le cose non andranno esattamente come si aspetta. 
Riabbracciando i vecchi amici torna a ritroso nel tempo per ricordare e riscoprire sé stesso. 
Incontri inaspettati, piacevoli e dolorosi, gli consentono di trovare una pace interiore che non aveva neanche sperato di provare.
C’è il ricordo delle corse di bambini in mezzo al grano, i profumi di un estate mai dimenticata, la forza dell’amicizia cementata da un patto solenne formulato con le gambe a penzoloni abbarbicati su un albero.
E quelle ferite del cuore che, per un paradosso che la vita non potrà mai spiegare, non guariscono mai.

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